IL Percorso dei Boattieri
“Da Labico a Zagarolo, in un continuo fondovalle, si snoda il Percorso dei Boattieri, raccontando lo stretto contatto tra le due comunità e l’attività agricola realizzata fuori dal territorio di Lugnano (antico nome di Labico) dai suoi “Boattieri”, la “casta” dedita all’agricoltura su terreni di proprietà o di terzi. Un percorso tutto in piano tra le coltivazioni e l’ombra di nocciole e noci, parrallelo all’odierna via Casilina. Il tracciato è tutt’ora delimitato in parte da muri a secco e presenta evidenze di uso almeno dal 1500…”
fonte: Regione Lazio – GAL – PSR 2014-2020 – Leader Progetto CPN – Cammino Naturale dei Parchi
Il Percorso dei Boattieri sul versante di Zagarolo…
Il Progetto Zagarolo in Cammino ha come obiettivo quello di fare conoscere e coltivare l’opportunità di questo percorso. Il Cammino verso Zagarolo è un percorso poco conosciuto ma già oggi percorribile. Necessita di essere valorizzato, e riqualificato ma ancora prima necessita di una condivisione e attivazione di tutta la comunità locale, in un progetto di economia civile dove la ricchezza del nostro patrimonio ambientale sia occasione per la messa in moto di pratiche di sviluppo armonico e sostenibile.
Il Percorso dei Boattieri sul versante di Labico…
Questo tratto di percorso è già stato attivato (recuperato, provvisto di segnaletica e mappato) come diramazione del progetto di valorizzazione del CPN promosso dal GAL Castelli Romani e Monti Prenestini, ha riguardato interventi lungo il tracciato della prima settimana del Cammino, da Roma a Livata e d in particolare nelle tappe 2-3-4 individuando delle varianti per collegare al percorso alcuni dei borghi caratteristici del territorio circostante (Nemi, Labico e Rocca di Cave)
“Lavori di messa in sicurezza e miglioramento ai fini turistici-ricreativi dei sentieri naturali e realizzazione di aree di sosta e punti informativi – Cammino naturale dei Parchi”
FEASR Fondo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2014/2020, Misura 19, Sostegno allo sviluppo locale – LEADER
Storia: Il Percorso almeno dal 1500, ma con elementi che fanno pensare ad un uso già in età medievale, attraversa tre valli nei comuni di Labico, Palestrina e Zagarolo: Valle Travicella a Labico, Via Fermaletavole a Palestrina e la Valle della Servicola a Zagarolo. Un percorso parallelo all’odierna e antica via Casilina, in una area ancora oggi tutta agricola, che collega le stazioni di Labico, Valvarino e arriva, proseguendo il cammino, a pochi passi dal centro storico di Zagarolo oppure dalla stazione dello stesso comune. Il tracciato in molti punti è tutt’ora delimitato da muri a secco e in alcuni tratti è largo circa dodici metri, attestazione sicura della frequentazione oltre che dalle persone, anche da carri e dalle “vette di buoi”, che potevano circolare in due sensi di marcia senza ostacolarsi. Questo lascia presupporre che sia stato utilizzato per molto tempo ed è appunto legato ai “Boattieri” di Lugnano, la “casta” dedita all’agricoltura su terreni di proprietà o di terzi e che già nel 1637 in alcuni documenti sono descritti come particolarmente “esperti” e preferiti rispetto a quelli di altri comuni vicini.
Tracciato: Il Percorso attraversa parte del Centro storico di Labico, si sviluppa poi tutto in piano, affiancando campi, all’ombra di nocciole e noci, nella Valle Travicella e Via Fermaletavole. Lungo il percorso, proprio all’inizio del tratto nel Comune di Labico si trova una importante fonte, il Fontanile di Sassi Grossi, con il retrostante cunicolo di adduzione delle acque scavato nel tufo, da sempre fondamentale punto di sosta per le attività agricole e nei collegamenti tra Labico e Palestrina.
Fonte: www.labico.com
Il percorso tra i borghi di Zagarolo e Labico misura circa 9 km.
La variante di percorso per il borgo di Zagarolo, attraversa i territori di Zagarolo e Palestrina è di circa 4 km. Questa è anche la distanza tra il borgo di Zagarolo e il punto d’incontro dei Cammini sito in località Valvarino.
La distanza tra il borgo di Zagarolo e il Cammino Nazionale dei Parchi in direzione dei Castelli Romani è di 3,5 km.
Sulla variante Zagarolese è anche possibile percorrere un ‘ANELLO’ dal borgo di Zagarolo lungo il Percorso dei Boattieri fino al crocevia di Valvarino per poi tornare indietro lungo Casale Sant’Antonio, Valle Cardella e Colle Labirinto, per una distanza totale di 9,5 km.
Cammino Naturale dei Parchi
Il Cammino Naturale dei Parchi Roma-L’Aquila è un percorso che si snoda per 430km lungo la catena appenninica del centro Italia e che attraverso 7 Aree Naturali Protette porta da Roma fino a L’Aquila.
Il Cammino Naturale dei Parchi unisce Roma a L’Aquila, snodandosi fra vallate e alte quote dell’Appennino centrale, attraversando 42 borghi fra Lazio e Abruzzo.
Il CPN è stato ideato da un gruppo di tecnici e guardiaparco delle aree naturali protette della Regione Lazio per facilitare, promuovendo il turismo lento, la scoperta delle aree interne, dei parchi e delle riserve naturali, dei borghi dell’Appennino e della ricca biodiversità che caratterizza quei territori.
ll percorso è stato pensato non solo per escursionisti esperti, ma per tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza benefica per anima e corpo a contatto con la natura.
Roma-Livata è la 1° tappa del Cammino Naturale dei Parchi: 119 km di storia e natura, dal cuore di Roma (circo Massimo) attraverso Parco Naturale Regionale dell’Appia Antica, i sentieri e i boschi che attraversano il Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani, fino a Palestrina, Guadagnolo, Subiaco e Livata.
“Il nome scelto per il tracciato” spiegano sul sito del cammino “si ispira al programma dei “Caminos Naturales” realizzato a partire dagli anni novanta in Spagna dal Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione per la promozione, valorizzazione e lo sviluppo socio-economico delle aree rurali. Un modo nuovo per tutelare il paesaggio e conservare la viabilità secondaria e rurale e per scoprire inoltre a passo lento angoli autentici dell’Italia minore (solo perché poco conosciuta) che affianca i cammini e le rotte del pellegrinaggio religioso storico che attraversano il nostro Paese”
Percorso delle Fonti
Città di Labico
Il Percorso delle Fonti si sviluppa adiacente allo sperone tufaceo su cui è edificata l’odierna Labico per 5,8 km lungo la Valle delle Canapine, dove sin dal 1350 fino al 1930 avveniva la coltivazione e produzione della Canapa. Il percorso attraversa boschi di castagno, nocciolo e carpino, e lungo il suo tracciato sono presenti numerosi cunicoli per la raccolta delle acque di sicura epoca romana che alimentano altrettante sorgenti, di cui 6 ancora gettanti acqua fresca….
Un percorso realizzato nel 2020 con il sostegno del GAL Castelli Romani e Prenestini (finanziamento per 105.000 euro) del progetto presentato dal Comune di Labico, in partenariato con il Comune di Valmontone…
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