Palazzo Rospigliosi ha spalancato oggi le sue porte alla terza edizione di “Inventa”, l’evento organizzato dall’Associazione Sinergie, dedicato alla scienza e alle innovazioni, un’occasione per i curiosi che vogliono avvicinarsi al mondo delle nuove invenzioni e delle tecnologie. Ecco qualche scatto di questa prima giornata…
Sono tanti gli espositori presenti, tante le idee e tante le storie, ve ne raccontiamo alcune…
Federico Zaia ad esempio ha studiato economia e commercio all’Università e, dopo aver imparato che il fine ultimo di una attività è il profitto, cerca di dimostrare che è possibile raggiungere i propri obiettivi e guadagnare anche rispettando l’ambiente, seguendo i principi della green economy. Per questo con la stampante 3D, utilizzando differenti materiali, crea diversi oggetti, dai modellini per lo studio al beccuccio del phon… tutto rigorosamente a impatto zero!
Stampa in 3D anche Ferdinando Miraglia, se siete dei musicisti non potete perdervi la sua idea: ha intenzione di dare vita a una band di strumenti realizzati con la stampante 3D. Un progetto che porta avanti per passione da Ottobre, anche se usa la stampante 3D da quando ancora nessuno la conosceva. Ha già realizzato tre chitarre, un basso e una batteria elettrica che si connette al computer, chissà quale sarà il suo prossimo strumento… Intanto quello che sappiamo è che sono leggerissimi: 1 kg circa di plastica per la cassa più 7 etti circa per tutto il resto della struttura e del meccanismo sonoro.
C’è anche chi è partito dall’universo dei giochi e ha dato vita a nuove creazioni, come Federico Perricone, professore di professione che per passione costruisce giocattoli ottici partendo dai giochi di una volta, con l’obiettivo di far conoscere le sue creazioni e farle amare. La maggior parte dei giochi sono delicati, costruiti con carta e pochi altri materiali, ma sono a dir poco fantastici.
Diverse, ma sempre legate al mondo ludico sono le creazioni di Massimiliano Aiazzi che crea giochi in legno, dal flipper in stile medievale a meccanismi di vario genere. La sua passione emerge già dal modo in cui spiega il funzionamento delle sue creazioni. Racconta anche una curiosità: il flipper si pensa sia un gioco di forza, in realtà è tutto basato su intelligenza e delicatezza, occorre saper indirizzare la pallina nella giusta traiettoria e il gioco è fatto!
Matteo Marini, con bravura e ingegno, a 12 anni è riuscito a dare l’impronta a una casa domotica, strutturando una piattaforma nella quale è inserito un progetto per il controllo dell’umidità della terra. Un’invenzione che, se inserita in un giardino, consente di irrigarlo automaticamente grazie ad un dispositivo che, non appena rileverà la mancanza idrica, farà partire il tubo d’irrigazione nel sottosuolo. L’interno della casa è dotato di riscaldamento nel pavimento e sfrutta l’energia di un pannello solare. Il progetto finito con gli arredamenti è in via di sviluppo, ma come si vede nella foto il sistema elettronico è pronto!
Alberto Augello ha invece preso spunto da una chiacchierata con un’amica che studia medicina e che si lamentava degli orari ristretti del laboratorio universitario in cui fare pratica con le strumentazioni mediche. Lui ha cercato di rimediare con “Lapary”, una valigetta che contiene al suo interno strumenti efficaci. E’ un simulatore per le operazioni in laparoscopia, che serve per esercitare la manualità. Si compone di due ferri chirurgici inseriti in aperture che, essendo rivestite di gomma, hanno una consistenza che simula lo strato addominale. Il tutto viene ripreso da una go-pro connessa al computer attraverso il quale si possono vedere i movimenti che si stanno realizzando.
L’esposizione è iniziata oggi, sarà possibile visitarla fino a domenica 15 aprile. Qui trovate altre informazioni sull’evento e sugli appuntamenti in programma per questi tre giorni.
(Testo e foto con la collaborazione di Denise Preiato)