Venerdì 5 Agosto 2016 rimarrà una data memorabile per la città di Zagarolo e nel cuore dei suoi abitanti.
Dopo duemila anni ed un semplice ma importante ed efficace intervento di pulizia dal manto vegetativo e di accessibilità, l’anfiteatro romano che sorge su Colle del Pero, affettuosamente chiamato il TONDO dagli Zagarolesi, ha finalmente rivisto la luce. Si tratta di un reperto archeologico di notevole pregio, trattandosi di un unicum nel suo genere: è probabile che l’arena ospitasse spettacoli oppure un ludus (palestra gladiatoria), inserito nel contesto di una villa romana adagiata tra i Castelli Romani e i Monti Prenestini.
Il Palladio nel XVI secolo produce alcune ricostruzioni dell’architettura e dei gradoni dell’edificio, databile intorno al I secolo dopo Cristo e nonostante il notevole fascino che il TONDO abbia sempre prodotto nell’immaginazione di abitanti ed avventori, il suggestivo monumento è rimasto per secoli in stato di abbandono, addirittura attraversato da una strada carrabile fino agli inizi degli anni ’90.
Qui la storia del Tondo inizia a prendere una piega diversa: la strada viene deviata, ridando unità alla pianta ellittica, grazie all’azione dell’allora sindaco Sandro Vallerotonda e all’interesse manifestato e alimentato dall’associazione Amici di Zagarolo. Agli inizi degli anni duemila alcuni scavi rivelano il disegno di corridoi e accessi tipici dell’anfiteatro, non lasciando più dubbi sulla funzione del luogo.
“Tondo” di Zagarolo, il sito archeologico rinasce con un bagno di folla
La serata che ha ridato voce al TONDO è stata una riconquista: la comunità locale ha letteralmente invaso l’area archeologica con una emozione e una curiosità incredibili, riportando le persone a gremire quel luogo che a lungo è stato probabilmente punto di incontro e divertimento per i cittadini di allora. Grandi e bambini si sono presentati puntuali all’appuntamento e hanno seguito con attenzione la storia della vita del TONDO narrata attraverso la voce prestata dal celebre doppiatore e attore Massimo Foschi e si sono fatti trasportare dalle musiche dell’organettista Alessandro D’Alessandro con entusiasmo.
La speranza, e la tacita promessa all’impegno comune suggellata dalla viva partecipazione di centinaia di persone, è che questo sia solo l’inizio. Inoltre la presenza della Soprintendenza ai Beni Culturali alla serata e l’impegno a non fermarsi nel recupero e valorizzazione di questo luogo (che con piccoli interventi di restauro archeologico potrebbe apprezzarsi ancor di più), fanno ben sperare per il futuro del TONDO.
Ringraziamo tutte le molte persone che hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento, e non solo 🙂
Proponiamo di seguito una selezione di alcune immagini e chiediamo di condividere altri materiali video o fotografici all’indirizzo turismozagarolo@gmail.com