Domenica 19 ottobre alle 17 la Compagnia dell’Apostrofo presenta nel Salone delle Bandiere a Palazzo Rospigliosi lo spettacolo teatrale “Tre per una rapina”, tre atti di Federico Francalacci.
La trama della commedia che la Compagnia dell’Apostrofo presenta quest’anno si intreccia con la vita dell’Autore e di uno dei componenti del nostro Gruppo.
Sveliamo subito che Federico Francalacci I (primo perché poi anche al primo figlio es al primo nipote fu donato lo stesso nome) valente e apprezzato violinista, nonché estroso e fantastico artista poliedrico, fu l’avo – praticamente il nonno materno – di uno della compagine che oggi affronta questa sua opera.
Vissuto tra gli ultimi decenni dell’ottocento e la prima metà del secolo scorso, dopo essersi guadagnata una croce al valor militare ed alcune medaglie, partecipando come volontario alla prima guerra mondiale, tornò poi alla sua attività artistica nell’opera del Teatro dell’Opera di Roma. Quando questa attività venne sospesa per gli eventi bellici del secondo conflitto del secolo, partecipò ad uno dei “Carri di Tespi lirici” che si proponeva di portare l’Opera fuori del teatro, con escursioni lungo tutta la penisola.
Questo però non bastava all’irrequieto Federico che prese – per quei tempi – una decisione epocale: diede vita ad una “orchestra jazz” con la quale portò i brani di oltre Oceano in Italia e nelle sue “Colonie”. L’ iniziativa che sembrava azzardata e destinata ad una semi-clandestinità, riscosse invece un consenso entusiasmante.
L’organico: violino, pianoforte, batteria, sassofono e banjo che lui stesso suonava ad un tale livello da richiamare, come allieva, una calvizie assoluta del regime nazionale. Tra il vasto materiale reperito alla sua scomparsa, dal nipote, in mezzo a varie composizioni musicali, c’erano anche tracce di racconti, diari, poesie in italiano ed in dialetto, di cui nessuno sospettava l’esistenza.
Eccoci , finalmente alla commedia che abbiamo scelto per quest’anno: l’Autore presenta una rapina notturna in una banca, attuata da tre malviventi che, presi alla sprovvista da un antifurto inviolabile, manifestano le loro realtà umane di profonda debolezza, mentre l’integerrimo direttore, che impersona il potere e la saggezza, non sa resistere alle insistenze fuorvianti della moglie e della nipote, che gli impongono… Il tutto per significare come il rigido formalismo di un’epoca costasse non poco agli stessi che ne esibivano una vuota applicazione integrale
Nulla è cambiato. Gli uomini? Sempre gli stessi!
PERSONAGGI ED INTERPRETI (in ordine di entrata):
Antonio GUGLIELMI – PARLI – Cassiere capo
Andrea CANALE – COLLINA – Vice Cassiere
Luciano REALI – CONTI – Commesso di Cassa
Bruni ANNECCHINI – ORSI – Direttore della banca
Raffaella D’AMBROSIO – Rosalba ORSI – Moglie del direttore
Albertina LIGUORI – Rosalba ORSI – Moglie del direttore
Marta BOGGI – Martina ORSI – Figlia del dittatore
Manuela MARZOTTI – Martina ORSI – Figlia del dittatore
Cristina GALEOTTI – Maria Cristina – Nipote del direttore
Marilena ANNECCHINI – Maria Cristina – Nipote del direttore
Franco TASCHINI – MASCHERA 1
Fabrizio DI BIAGIO – MASCHERA 2
Fabio DI FELICE – MASCHERA 3
Sabrina PAVONE – Dottoressa COLOMBO – Commissario
Gina TROVATI – UN AGENTE del Femminile
Adalberto BONANNI – VOCE DEL VICE-DIRETTORE
REGIA di Federico TIBERI
I TECNICI:
SCENE – RO.GA
AIUTO SCENE – Daniele MARTELLA
Dir. Scena – Francesca GALLINA
COSTUMI – Lucia DE SANCTIS
TRUCCO – Mariella TASCHINI e Marilena ANNECCHINI
SUONI E LUCI – IELIZAR
LOCANDINE – Alessandro TASCHINI
FOTO DI SCENA -Massimo LEONE
OTTIMIZZAZIONE – Gina TROVATI
DIRETTORE SALA – Rosanna DOMINICI
AIUTO REGIA – Luciano REALI e Fabrizio DI BIAGIO
MUSICHE – UMA