Sabato 3 Ottobre nella seconda giornata della 72° edizione della Sagra dell’Uva, sul palco di Piazza Santa Maria salirà L’Orchestraccia, gruppo itinerante delirante folk-rock romano formato da: Marco Conidi, Luca Angeletti, Giorgio Caputo, Edoardo Pesce, Maurizio Filardo, Matteo Pezzolet, Daniele Natrella, Gianfranco Mauto, Fabrizio Locicero, Salvatore Romano, pronti a far ballare cantare e divertire tutta Zagarolo, con uno spettacolo che comprende musica e teatro in una lettura assolutamente attuale,
L’Orchestraccia, nasce dall’idea e dalla voglia di attori e cantanti di unire le loro esperienze reciproche e confrontarle cercando una forma innovativa di spettacolo nel panorama italiano. Usando delle misture di suono estremamente moderne, dal dub, al punk-rock al patchanka, l’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere, commuovere e in più, essendo un progetto nazionale ed internazionale, aggiunge al proprio repertorio brani ed opere (e spesso anche ospiti!) propri della città in cui si esibisce, per dimostrare che soprattutto in Italia alcuni autori (per citare un esempio “Ho visto un re” di Fo, in paragone a Belli), anche se logisticamente distanti, trattano tematiche simili ed attuali!
Lo spunto è stato prendere dal folk degli autori romani tra Ottocento e Novecento tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana e che sono nell’immaginario tradizionale collettivo di ognuno di noi.
Dimostrando la loro attualità e la loro freschezza rivisitandone gli arrangiamenti, canzoni come “Alla renella” o “Fortunello” sembrano scritte oggi, così come le poesie di Belli e di Pascarella, delineando il ritratto di un paese che evidentemente nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in una maniera prevaricatrice ed arrogante.
A tutto questo si aggiungono anche degli inediti, che ben si sposano alle storie dei ragazzi di oggi che non riescono a trovare una casa o un lavoro per farsi una famiglia oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti.Un nuovo modo di vedere le distanze quindi, non più come divisione, ma come arricchimento del patrimonio culturale
IL CONCERTO SI TERRA IN PIAZZA SANTA MARIA ALLE H 21